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L'intervista ad Antonella Lomonaco

L'intervista ad Antonella Lomonaco

Il mio nome è Antonia Lomonaco ma fin da bambina mi hanno sempre chiamata
Antonella.
Il mio percorso di vita mi ha portata dalla Calabria, dove ho le mie radici,
a Siena dove sono arrivata nel 1968, e in Toscana mi sono poi fermata.
Ho frequentato l’Istituto Magistrale Santa Caterina da Siena e poi mi sono
iscritta alla Facolta’ di Lingue presso l’Universita’ di Firenze, con il
progetto di diventare insegnante, ma la vita spesso decide per noi e il mio
percorso lavorativo e’ stato invece quello della bancaria. La pittura ha
rappresentato per me un’evasione importante dall’ambiente freddo e monotono dei
numeri, l’approccio con il mondo dei colori e delle sensazioni ad esso
collegate mi ha permesso di aprirmi ad un linguaggio che non conoscevo e che
mi ha preso letteralmente la mano. Frequento da anni il Laboratorio di Arti
Visive diretto da Claudio Giomi e ho partecipato a molte collettive tra
Firenze, Siena, Casole d’Elsa , San Gimignano e Colle val d’Elsa, ma le mostre
piu’ importanti sono state una personale nei locali della Regione Toscana, a
Palazzo Panciatichi e alla Limonaia di Palazzo Strozzi a Firenze .
I miei soggetti preferiti per anni sono stati i paesaggi, le marine e la
natura in genere, ma da qualche tempo mi sono avvicinata alla figura femminile
in una ricerca di quelle emozioni che anche in una figura ritratta di spalle
si possono percepire.
Dietro ai miei lavori ci sono io con i miei stati d’animo, le mie emozioni e
l’amore per il bello che spero di trasmettere a chi li osserva. Il bello per me
non ha valore assoluto, e per quanto riguarda l’arte un’opera si puo’ definire
bella quando evoca sensazioni che producono quello stato di benessere che si
prova anche ascoltando della buona musica o leggendo una poesia, ma anche
guardando semplicemente un bel tramonto di quelli che ti lasciano senza
fiato.
Negli ultimi anni mi sono dedicata anche alla scrittura e alla poesia, e ho
trovato anche in queste forme di comunicazione uno strumento di crescita
interiore che sta cambiando anche il mio modo di dipingere regalando alle mie
tele maggiori dettagli e una definizione piu’ accurata.
Gli strumenti che adopero sono quelli classici della pittura ad olio con tele,
pennelli, spatole, tutti elementi affascinanti nello studio di un artista.

 

Colorate emozioni

Anonime tele attendono

bianche, eteree ancora pure,

una macchia di colore,

un segno,

una pennellata.

Anonime tele attendono

una mano,

un pennello,

un’emozione mai dimenticata.

Una di loro e’ là,

sul cavalletto seria,

pronta all’incontro

tra il cuore e la materia.

Tela e colore destino già’ segnato,

matrimonio perfetto,

un sogno colorato.

Tinte forti e calde

si alternano ai pastelli,

giocando allegramente

con spatole e pennelli .

Intanto prende forma

la passione, il sogno, l’idea,

frammenti di vita,

tradotti dal cuore e dal pennello

che scorre fra le dita.

Antonella Lomonaco